Novità e cambiamenti della legge delega di riforma fiscale
Riduzione delle aliquote Irpef, cambiamenti Ires e fine Irap: queste le principali novità della Riforma fiscale 2023/24; sarà compito del Governo convertire le modifiche in decreti entro 24 mesi. Intanto scopriamo assieme quali sono i principali cambiamenti della legge delega di riforma fiscale.
NOVITÀ IRPEF
Con 184 voti a favore e 85 contrari la Riforma fiscale 2023 diventa finalmente Legge (legge n.111/2023). Dopo tanti tira e molla si è giunti a una conclusione. Tuttavia, per l’attuazione del contenuto della Riforma, il Governo, entro 24 mesi, dovrà convertire tutte le disposizioni in decreti attuativi.
L’imposta sul reddito delle persone fisiche, già rimodulata con la Legge di Bilancio 2022, vedeva una riduzione da 5 a 4 aliquote Irpef, e ora subisce un’ulteriore modifica. Infatti, con la legge delega di Riforma fiscale, le aliquote passano da 4 a 3. Nello specifico:
- 23% per i redditi fino a 28mila euro;
- 35% per i redditi oltre 28mila e fino a 50mila euro;
- 43% per i redditi oltre 50mila euro.
La riduzione del numero delle aliquote ha come obiettivo di lungo periodo l’introduzione della flat tax; in questo modo, non avremmo più 3 aliquote ma una sola tassa piatta per tutti. Sempre in tema Irpef, un’altra novità della Legge delega riguarda la possibilità di rateizzare l’acconto delle tasse di novembre e di ridurre la ritenuta d’acconto per i lavoratori autonomi.
NOVITÀ IRES
Per quanto riguarda gli sgravi per le aziende, nella legge delega è prevista la riduzione dell’aliquota dell’IRES sugli utili realizzati a fronte di:
- nuove assunzioni;
- investimenti;
- partecipare agli utili i dipendenti.
Per usufruire dello sconto d’imposta le somme dovranno essere impiegate nel biennio successivo a quello della riduzione d’imposta e avere un importo corrispondente, in tutto o in parte, al reddito conseguito nello stesso periodo.
NOVITÀ IVA
Vengono riviste le norme che disciplinano le operazioni esenti IVA, individuando quelle per le quali i contribuenti possono optare per l’imponibilità, in conformità ai criteri posti dalla normativa dell’Unione europea. Verrà razionalizzato anche il numero e la misura delle aliquote dell’IVA secondo i criteri Ue al fine di prevedere una tendenziale omogeneizzazione del trattamento per beni e servizi similari.
NOVITÀ IRAP
Dopo le modifiche alle principali imposte, Irpef e Ires, tocca ora all’Irap. La Riforma non prevede modifiche all’imposta, ma un graduale superamento dell’imposta regionale sulle attività produttive. In altre parole, l’obiettivo della riforma è quella di eliminarla. I primi soggetti a poter beneficiare del superamento dell’Irap sono:
_ le società di persone (sas e snc);
_ le associazioni senza personalità giuridica (costituite tra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni).
La norma stabilisce inoltre che l’imposta sarà sostituita da una sovrimposta in modo tale da garantire un gestionale in egual misura alle regioni. Al momento, le società di capitali, devono ancora versarla.
NOVITÀ CONCORDATO BIENNALE PREVENTIVO
Per le partite Iva e le Pmi è prevista l’introduzione di un concordato biennale preventivo. Il fisco calcolerà gli importi dovuti ai fini dell’imposta sui redditi per i due anni successivi: chi accetta non riceverà contestazioni Irpef e avrà la certezza delle somme da pagare.
VANTAGGI, SÌ O NO?
La tanto attesa Riforma fiscale è ormai legge, ma non promette un vero sollievo per il carico fiscale dell’impresa, è importante notare che queste modifiche sono limitate al prossimo anno e non rappresentano una riforma strutturale
Queste innovazioni avranno un impatto diretto sulla tassazione del reddito delle persone fisiche, rendendo il sistema più accessibile e introducendo elementi di equità nella determinazione dell’imposta.