Il Grand Marnier Day, è la giornata dedicata a un prodotto cardine della cultura da bere europea e non solo, protagonista al bar, in casa, in cucina: comodi, che c’è tanto da raccontare, marchio iconico nel settore degli alcolici, e forse il liquore in assoluto più famoso e apprezzato al mondo.
La ricetta del Grand Marnier, rimasta invariata fin dal 1880 deve il suo successo all'abbinamento di una miscela composta da vari cognac (rigorosamente non invecchiati), e di note agrumate date dalle arance amare dei Caraibi (citrus bigaradia, per i precisi); nella sua versione tradizionale ha una gradazione alcolica del 40% (vol.), ed è in genere servito in bicchiere largo senza ghiaccio né acqua, o miscelato per creare saporiti cocktail.
Il Cordon Rouge, l’edizione con il nastro rosso, è a tutt’oggi la proposta più rinomata e classica della linea di Grand Marnier, che ha negli anni comunque rilasciato una serie di varianti imperdibili: come la Louis Alexandre, omaggio al visionario inventore della ricetta, che in questa veste si presenta ancora più ricca e complessa grazie ai cognac VSOP utilizzati. La Cuvée du Centenaire fu realizzata nel 1927 per celebrare il secolo di vita della distilleria, implementando una selezione di cognac XO, mentre la Cuvée 1880 simboleggia l’anno di nascita del prodotto, ricordato con una selezione di cognac XO provenienti esclusivamente dalla regione di Champagne. Cuvéè Quintessence è infine la perla rara, impreziosita da una selezione proveniente dalla cantina privata di famiglia.
L’azienda Marnier-Lapostolle è stata fondata nel 1827 da Jean-Baptiste Lapostolle, che aprì una distilleria a Neauphle-le-Château, un piccolo villaggio nei pressi di Parigi, conquistandosi un’ottima reputazione per la produzione di liquori alla frutta e in particolare per quello che abbinava cognac e arance. A distanza di oltre un secolo e mezzo, quell’esperienza si è trasformata in una delle cinque più grandi imprese produttrici di cognac nel mondo, in grado di generare nel 2015 un fatturato di oltre 130 milioni di euro e un utile operativo di 22,4 milioni di euro. In questo 2016, però, alla bandiera francese è subentrato il nostro tricolore italiano, grazie all’iniziativa del gruppo Campari, che ha rilevato le quote azionarie ancora in possesso degli eredi della famiglia Lapostolle con un’offerta da 684 milioni di euro.
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